Il discorso Tai Chi è molto delicato e spesso va incontro a facili fraintendimenti. Visto che su questo forum, credo siamo tutti interessati ed uniti al concetto di "funzionale", mi limiterò a parlare di questo tipo di aspetti.
Il cuore dell'allenamento Tai Chi è solitamente composto dalla pratica della forma ch'uan (o quan),una sequenza che enfatizza la postura del corpo, il centro di bilanciamento, il respiro addominale come fulcro della circolazione e del movimento, e la proprietà di forza scaturita nel muovere costantemente tutto il corpo, evitando di compiere movimenti in "isolamento" con parte di essi.
La seconda parte dell'allenamento è invece costituita dal tui shou, o "pushing hands", che permette di applicare i pricipi della forma attraverso il lavoro con un partner.
Ovviamente l'intensità della pratica varia da contesto a contesto, da maestro a maestro e da praticante a praticante.
La valenza marziale del Tai Chi, è massima per quella che è la mia esperienza, quando viene a compendio e completamento di una pregressa pratica marziale a pieno contatto, che sia basata sui colpi, lottatoria o che contempli entrambi gli aspetti.
In questo modo, i pricipi funzionali del corretto uso del corpo, vengono canalizzati attraverso l'esperienza empirica di un praticante formato, in grado di comprendere e contestualizzare l'ellenamento e i benefici strutturali del Tai Chi.
Per motivi storici, il Tai Chi assomiglia molto di più nei principi di movimento al Weng Chun che al Wing Tsun (parlo per il lineage LT che è l'unico che conosco).
Una fra le teorie più avanzate del WT si riferisce alle 7 articolazioni della forza (3 falangi;polso;gomito;spalla;schiena considerata un'articolazione unica) ma comunque non pone enfasi, anzi aborra la possibilità di non mantenere la schiena diritta e la testa all'indietro.
In realtà durante l'esecuzione della tecnica nello stile di Shaolin, il Weng Chun gli arti e la testa si muovono sempre non spezzando la catena cinetica che andrà a sviluppare la forza del colpo.
Cioè è considerato un errore "bloccare" il colpo nell'articolazione come avviene nel WT.
Nel Tai Chi questa componente è fortemente accentuata e voluta, ed ecco perchè molti praticanti sia di Wing Chun che di Weng Chun, trovano estremamente profiqua la pratica parlallela del Tai Chi, quasi come fosse un substrato di movimento, sul quale innestare le proprie tecniche. Grande giovamento nella pratica del Tai Chi lo ottengono anche i lottatori, capaci di unire all'empirismo della loro pratica, i pricipi di "ottimizzazione" strutturale tipici dell'arte cinese.
Spero che come spiegazione sia aderente a quanto richiesto, attendendo anche gli interventi di altri ragazzi, come Paolo che praticano attivamente.
[Modificato da Shakubuku 30/10/2007 20:34]